COREOGRAFIE DEL TEMPO. Un’indagine in sei tappe / Susanne Franco
Nel corso di quest’anno, così profondamente segnato dalla pandemia, abbiamo fatto un’esperienza del tempo senza precedenti. Bloccati in un presente dilatato, nostalgici di un passato quasi mitico e incapaci di immaginare un futuro che però desideriamo profondamente, ci siamo trovati a riflettere su come tutte queste temporalità siano complesse e mai scontate. Artisti e studiosi, dal canto loro, in questi primi vent’anni del XXI secolo hanno ripensato alla storia della danza e a come renderla nuovamente significativa per il pubblico del presente. Per alcuni si tratta di confrontarsi con opere e repertori che hanno ereditato direttamente dai loro maestri, per altri di ritrovare tracce di storie meno note o cadute nell’oblio perché ignorate dalla storiografia ufficiale o perché censurate in momenti e luoghi differenti; altri ancora sono spinti dal desiderio di interrogare i corpi-archivio di danzatori che hanno incontrato lungo il loro percorso artistico e che custodiscono preziosi saperi.
Queste pratiche artistiche e queste riflessioni teoriche stanno anche alimentando una nuova sensibilità per la conservazione di patrimoni culturali e coreutici, e una rinnovata curiosità per quanto è arrivato ai giorni nostri grazie a forme di trasmissioni indirette di tecniche di danza e opere coreografiche, o a quanto è stato tramandato dai ricordi individuali e collettivi degli artisti. Questa indagine sul tempo in forma coreografica parte dall’idea che la danza non è effimera e che, semmai, le sue tracce vadano cercate dove meno ce lo aspetteremmo, così come le opere del presente seguiranno percorsi a noi ancora ignoti e imprevedibili. Gli artisti coinvolti in questo viaggio in sei tappe, scandite da sei parole chiave, si addentrano ciascuno dalla propria prospettiva in una dimensione in cui le temporalità di mescolano e si confondono: chi racconta storie autobiografiche, chi dà spazio alle emozioni vissute in un momento difficile, chi insegue le interferenze della storia della danza nei gesti quotidiani e negli immaginari del presente. Ciascuna tappa consiste in un’opera in video della durata di circa 30 minuti confezionata a partire da materiali provenienti dagli archivi dei singoli artisti e da sequenze filmate e montate per l’occasione. Nel complesso si tratta di un racconto polifonico che come tale va presentato in occasione della prima assoluta dall’Istituto Italiano di Cultura a Mosca (nel corso del 2021), pur essendo costituito da opere distinte e potenzialmente indipendenti, che come tali potranno essere proiettate anche singolarmente dagli artisti.
Un progetto di Susanne Franco in collaborazione con Memory in Motion. Re-Membering Dance History (Mnemedance, Università Ca’ Foscari Venezia, 2019-2022), coreografi coinvolti Marco D’Agostin, Silvia Gribaudi, Jacopo Jenna, Masako Matsushita, Camilla Monga e Alessandro Sciarroni, video di Matteo Maffesanti e Jacopo Jenna.